Linfonodi donna

 

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Tutti i linfonodi presenti nel corpo femminile sono importanti, ma ci sono alcune zone del corpo come quelli all’altezza del seno oppure nella zona pelvica e inguinale che possono preoccupare più degli altri perché possono essere la sentinella di un malessere più grave come il tumore.

Ecco perché molte donne prestano la massima attenzione ai loro linfonodi e hanno imparato anche come utilizzare correttamente la palpazione. Scendendo poi si arriva a quelli degli arti inferiori.

 

 

Dove sono i linfonodi in una donna

Nelle donne, come negli uomini, i linfonodi reattivi sono presenti in tutto il corpo: 600 circa in tutto, a cominciare da quelli nella testa e nel collo, nella zona della mandibola e delle cavità nasali, ma anche nella lingua e nelle ghiandole salivari.

Con gli arti superiori cominciano i linfonodi più sensibili, quelli ascellari e quelli dello sterno che si sviluppano andando verso la mammella, fino alla zona intercostale. E ancora i linfonodi toracici, quelli dell’addome e della zona pelvica, altrettanto delicata, così come la zona inguinale. La maggioranza dei linfonodi, anche nel corpo femminile, sono superficiali e in condizioni normali non sono assolutamente riscontrabili al tatto, a meno che non siano gonfiati a causa di infezioni oppure di qualcosa più profondo.

Succede ad esempio nella zona del seno che è anche una delle più delicate in una donna: solo quando i linfonodi si sono gonfiati si possono toccare con mano, anzi con la classica palpazione a tre dita unendo indice, medio e anulare da passare nelle zone in cui si sospetta di avere l’ingrossamento, che comunque di per sé non significa nulla di male.

 

 

Cosa fare in caso di linfonodi ingrossati

Qualora la donna si accorga di avere i linfonodi ingrossati, specialmente se siano dolenti, dovrà farsi visitare dal suo ginecologo di fiducia e sarà soltanto lui, con l’aiuto di esami specifici, a decidere se e come andare ad approfondire il problema.

Infatti spesso il linfonodo del seno si ingrossa per la formazione di un tumore benigno, di un nodulo o anche soltanto di una cisti. Anche se si tratta di formazioni benigne, in ogni caso potranno essere rimosse con una piccola operazione, oppure più semplicemente essere tenute costantemente sotto controllo.