Linfociti bassi: sintomi, cause, cure, terapie e rimedi naturali

 

Quando una persona decide di sottoporsi ad un controllo generalizzato della propria salute può effettuare gli esami del sangue. Tra questi, ce ne sono alcuni che ti informano sullo stato di salute dei linfociti, ovvero delle cellule appartenenti al gruppo dei globuli bianchi (anche detti leucociti).

 

Lo scopo dei linfociti è quello di garantire il funzionamento del nostro sistema immunitario, e in generale quello del nostro corpo. Ma cosa accade se nel sangue si riscontra un livello troppo basso di linfociti? Vediamo insieme sintomi, cause, cure, terapie e rimedi naturali per i linfociti troppo bassi.

 

 

Cosa sono i linfociti?

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Prima di stabilire la problematica di base che provoca l’improvviso calo di linfociti nel sangue, bisogna fare una suddivisione di queste cellule in tre gruppi:

  • I linfociti di tipo B;

  • I linfociti ditipo T;

  • I linfociti di tipi NK.

 

Ogni gruppo ha le sue funzioni, ma tutti indistintamente devono lavorare all'unisono per funzionare come si deve e non arrecare problemi al nostro organismo.

Il loro livello dovrebbe oscillare tra il 15 e il 40% di tutti i globuli bianchi, per cui l'esame del sangue dovrebbe restituire un valore tra 1000 e 5000 per µl in condizioni di normalità.

Come si effettua la conta dei linfociti? Il calcolo avviene attraverso un regolare esame del sangue, più precisamente effettuando un emocromo completo. L’esame di calcolo in questione, prende il nome di conta leucocitaria o formula leucocitaria.

Allo stato attuale, sebbene la medicina sia in costante aggiornamento, non esistono altri esami in grado di contare con un alto margine di affidabilità il numero di linfociti presenti nel plasma del sangue.

Che si tratti quindi di un esame richiesto appositamente dal medico (per stabilire eventualmente la presenza di una patologia) o di un esame fatto per un check-up generale, solo l'emocromo può fornire un dato accettabile.

 

Linfociti bassi: I sintomi

I sintomi che si avvertono in caso di linfociti bassi nel sangue sono facili da riconoscere. Innanzitutto il paziente potrebbe manifestare un ingrossamento sia dei linfonodi che della milza. Si può presentare tosse nonché altri sintomi tipici delle infezioni delle vie respiratorie. In alcuni casi il paziente può avvertire forti dolori alle articolazioni, che possono tuttavia essere facilmente confusi con quelli delle artriti.

Se i linfociti bassi sono una condizione cronica, ma non acuta nel soggetto interessato, il paziente si ammala spesso, proprio perché il sistema immunitario è indebolito e non è in grado di offrire le risposte adeguate ad un novero particolarmente ampio di agenti patogeni.

 

 

Linfociti bassi: Le cause

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Dopi aver visto i sintomi, andiamo a vedere quali possono essere i fattori che portano all’abbassamento di linfociti presenti nel sangue.

Innanzitutto bisogna fare una bella distinzione tra due diversi tipi di linfocitopenia (termine tecnico per indicare il calo di linfociti nel sangue):

  • acuta, quando il problema si presenta per una finestra temporale particolarmente ristretta;

  • cronica, quando il fenomeno si ripete per periodi relativamente lunghi.

 

Le cause più ricorrenti dell’abbassamento dei linfociti sono:

  • Infezioni virali di diverso genere;

  • Alimentazione inadeguata o periodi di digiuno;

  • terapie a base di farmaci corticosteroidi;

  • Lupus erimatoso sistemico;

  • Sclerosi multipla;

  • Ipertiroidismo;

  • AIDS;

  • Terapie a base di steroidi, antiepilettici, antidepressivi, immunosoppressori;

  • Insufficienza cardiaca congestizia;

  • Linfoma di Hodgking;

  • Trattamenti di chemioterapia o radioterapia;

  • Anemia aplastica;

  • Stress;

  • Insufficienza renale;

  • Setticemia;

  • Calo di vitamine e minerali;

  • Uso di droghe e di alcool.

 

Linfociti bassi: come risolvere il problema?

Come abbiamo visto avere linfociti bassi nel sangue provoca vari sintomi che aiutano poi il medico a fare una diagnosi. Si tratta di segnali che il nostro corpo ci sta dando e che necessitano di ulteriori approfondimenti per individuare il nocciolo del problema e trovare eventuali soluzioni e rimedi.

Tutti i pazienti che si sono sottoposti ad esame del sangue (emocromo) e presentano un livello troppo basso di linfociti, dovranno rivolgersi al proprio medico curante, che a sua volta consiglierà di fare una visita specialistica per stabilire tutti gli eventuali possibili percorsi diagnostici per la risoluzione di questo tipo di problema.

 

 

Le terapie e le cure per la linfocitopenia

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Non esiste un trattamento generico farmacologico per combattere la linfocitopenia. Ogni paziente può aver bisogno di una cura differente rispetto ad altri con lo stesso problema, il tutto in base alla causa scatenante. Per questo è di fondamentale importanza individuare le cause da cui scaturiscono questa diminuzione del livello dei linfociti nel sangue.

Se dopo la terapia farmacologica si normalizzerà il numero dei linfociti presenti nel sangue vuol semplicemente dire che è andato affievolendosi il disturbo o la patologia che ne aveva provocato il calo repentino. In caso di linfocitopenia lieve senza causa sottostante non ci si sottopone ad alcun trattamento e può capitare che la malattia migliori o si risolva da sola.

Se invece il calo di linfociti dipende da difetti genetici, la sola valida opzione per ovviare al problema sarà il trapianto di cellule staminali del sangue e di cellule staminali del midollo osseo. Ad oggi sono ancora in corso degli studi per l’identificazione di farmaci e strategie terapeutiche che possano contrastare efficaciemente il problema dei linfociti bassi..

 

Rimedi naturali per i linfociti bassi

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Trattandosi di un problema serio, bisogna evitare trattamenti fai da te o rimedi casarecci per ripristinare il numero corretto di linfociti nel sangue, perchè la prima mossa da fare è sempre quella di rivolgersi ad uno specialista.

Tuttavia, assumendo delle sane e semplici abitudini è possibile affievolire il problema, quando di lieve entità.

 

Ecco alcuni rimedi naturali.

  • Lavare spesso le mani

Abbiamo detto che l’abbassamento dei linfociti nel sangue mette a repentaglio la salute del sistema immunitario. Ti consigliamo pertanto di lavare spesso le mani, onde evitare di contrarre infezioni. Meglio se si utilizza un sapone antibatterico e acqua calda per 15-30 secondi diverse volte al giorno e ogniqualvolta si deve preparare il pranzo o la cena;

 

  • Integratori vitaminici

Se a causa dei linfociti bassi diminuiscono anche le concentrazioni di vitamine o sali minerali nel sangue, è possibile integrare la propria dieta con vitamina B12 e acido folico. L’organismo ha bisogno di queste due vitamine per aumentare il numero di globuli bianchi. Ricordiamo che acido folico (sostanza fondamentale per la sintesi e la riparazione del Dna) e vitamina B12 hanno benefici effetti anche sulla nostra pelle, ritardando la comparsa di rughe e la perdita di elasticità (che si contrastano con creme e trattamenti filler).

 

 

  • La giusta alimentazione

Seguire una dieta sana e nutriente potrebbe aiutare chi soffre di linfociti bassi. Al contempo si suggerisce di evitare l’assunzione di carne cruda, pesce, uova, cibo ammuffito, latte, miele, frutta non lavata;

 

  • Uncaria Tormentosa

Se vuoi rafforzare le tue difese immunitarie assumi della Uncaria tormentosa (previo consulto del tuo medico di fiducia). Si tratta di una pianta che ha diverse proprietà: antinfiammatorie, immunostimolanti e antidolorifiche. Secondo numerose ricerche si tratta di una pianta che in pochi giorni riattiva le funzionalità dei linfociti NK e in circa tre settimane ripristina il numero di linfociti del gruppo T. La sua assunzione è pari a 100-500 mg al giorno, da dividere in due razioni preferibilmente prima dei pasti;

 

  • Astragalo

L’Astragalo è pianta utilizzata fin dai tempi antichi dai cinesi per rendere più forti le difese immunitarie. Assunta regolarmente ogni giorno rafforza il sistema immunitario e al contempo stesso previene le infezioni. Stando ad una ricerca recente, assumere questa pianta migliora la funzione dei linfociti del gruppo T, anche nei pazienti affetti da cancro. Bastano 15 giorni di cura, e il livello di linfociti nel sangue si ripristina. L'astragalo si può assumere in compresse, o capsule, acquistabili in erboristeria. Si consiglia tuttavia di rapportarsi prima con il proprio medico di fiducia, per stabilire se sia o meno il caso di supportare il proprio sistema immunitario con questi prodotti naturali.