Antinfiammatori e linfonodi ingrossati

 

linfonodi-ingrossati-e-antinfiammatori

Il connubio antinfiammatori e linfonodi ingrossati si associa al trattamento farmacologico mirato a combattere le cause che portano a gonfiare le ghiandole linfatiche.

I linfonodi gonfi fanno pensare subito al peggio, a cause gravi come un tumore. In realtà, in gran parte dei casi, si ingrossano per una risposta delle difese immunitarie in presenza di infiammazioni di diverso tipo. Meno dell’1% dei casi, secondo i dati AIRC, sono da imputare ai tumori.

Ricordiamo che i linfonodi sono l’esercito del sistema immunitario pronto a reagire quando qualcosa non va, lanciano un campanello d’allarme quando il nostro organismo è invaso da cellule ‘nemiche’. Si ingrossano perché aumentano al loro interno le cellule in reazione, appunto, al meccanismo di difesa dalle infiammazioni, infezioni o stati influenzali.

 

 

Antinfiammatori e linfonodi ingrossati: in quali casi intervenire

linfonodi-gonfi-e-antinfiammatori

Quali sono le aree del corpo interessate più di frequente da linfonodi ingrossati che segnalano un’infiammazione o un’infezione? Sono il collo, le ascelle, l’inguine, l’addome.

Meno frequentemente, i linfonodi gonfi possono formarsi in altre zone del corpo: testa, cuoio capelluto, orecchie, bocca, palpebre, congiuntive, guance, braccia, mani, avambracci, polmoni, arti inferiori.

Ha un senso associare antinfiammatori e linfonodi ingrossati quando le cause (benigne) della reazione da parte del sistema immunitario sono dovute ad infezioni virali, influenza, raffreddore, ad uno stato infiammatorio delle vie respiratorie, seni paranasali, orecchio, gola, denti, tiroide, ghiandole salivari.

 

antinfiammatori-linfonodi

In questi casi, i linfonodi gonfi torneranno alle loro normali dimensioni dopo un trattamento farmacologico a base di:

  • Antinfiammatori, analgesici, antipiretici non steroidei (paracetamolo come Tachipirina ed Efferalgan oppure ibuprofene come Brufen e Moment);

  • Antibiotici (amoxicillina come Augmentin, claritromicina come Macladin e Biaxin, telitromicina come Ketek);

  • Antivirali (da assumere nei casi più gravi).

 

Gli antinfiammatori più usati per i linfonodi ingrossati

Abbiamo appena nominato le due categorie di antinfiammatori ed antipiretici più usati: paracetamolo e ibuprofene. Si tratta dei due principi attivi più noti e prescritti dai medici. Scopriamoli meglio.

 

Paracetamolo

efferalgan-linfonodi

Numerosi farmaci impiegati come antipiretici ed analgesici sono a base di un principio attivo noto come paracetamolo. Questo si rivela utile nel trattare diversi disturbi e patologie: influenza, stati febbrili, malattie esantematiche, infezioni acute delle vie respiratorie. Funziona anche come antidolorifico per alleviare cefalee, mialgie, nevralgie ed altri stati dolorosi.

Tra i farmaci più noti a base di paracetamolo troviamo Tachipirina (la più usata in caso di febbre), Efferalgan (lo si trova anche online su efarma.com), Panadol, Acetamol e Sanipirina.

 

 

Ibuprofene

linfonodi-moment

Ibuprofene appartiene alla famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). E’ in grado di ridurre la quantità di molecole legate all’infiammazione, di intervenire quindi sui processi infiammatori e sul dolore (mal di testa, mal di denti, mal di schiena, dolori mestruali, artrite, traumi di leggera entità) agendo anche sulla temperatura corporea in caso di stati febbrili.

E’ il principio attivo del Moment e di Brufen ed è un farmaco da banco, può essere acquistato in farmacia anche senza prescrizione medica ma è bene assumerlo con cautela ed informarsi su controindicazioni ed effetti collaterali leggendo il foglietto illustrativo.

Un uso prolungato di ibuprofene può causare perforazioni e sanguinamenti a stomaco ed intestino nonché problemi cardiocircolatori.

 

In quali casi usare gli antinfiammatori non steroidei (FANS)

linfonodi-antinfiammatori

Nei casi in cui i linfonodi gonfi sono causati da patologie come mononucleosi o febbre reumatica sarà necessario ricorrere ai seguenti farmaci:

  • Antipiretici (come paracetamolo, antinfiammatori non steroidei o FANS come naprossene o acido salicilico);

  • Glucocorticoidi (come prednisolone);

  • Penicillina e derivati;

  • Analgesici (Ibuprofene o acetaminofene);

  • Antistaminici (ad esempio, la cimetidina).

 

Fumo e linfonodi ingrossati

linfonodi-gonfi-fumo-sigaretta

Oltre alle cause di infiammazione ed infezione di cui abbiamo già trattato, è importante ricordare che anche il fumo di sigaretta può essere responsabile di ingrossamento delle ghiandole linfatiche presenti nel collo e nella gola. Spesso, linfonodi gonfi e fumo sono collegati tra loro.

Nei casi di infiammazione e infezione alle vie respiratorie, è necessario sospendere il fumo di sigaretta, pipa e sigaro (sia attivo che passivo) perché può aggravare la situazione ma c’è di più.

Il fumo stesso può rivelarsi il diretto responsabile di mal di gola, bronchite cronica, asma, faringite, enfisema polmonare. Irrita le mucose, causa infezioni alle vie respiratorie, gonfia i linfonodi di collo e gola, debilita le difese immunitarie, impedisce l’espulsione di agenti patogeni e sostanze nocive. Tutto questo perché contiene sostanze irritanti e tossiche (ammoniaca, acido cianidrico, acroleina, formaldeide) che danneggiano gravemente il rivestimento della gola e degli organi in genere.