Come curare i linfonodi ingrossati con l'alimentazione

 

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Oggi parliamo di alimenti che sanno curare. Avete mai avuto problemi di linfonodi ingrossati? Ci sono molti alimenti di uso comune che curano i linfonodi ingrossati del collo, inguinali, del seno e generalmente di tutto il corpo. D'altronde non dobbiamo subito preoccuparci, avere un linfonodo del collo gonfio è una cosa più che normale. Ma vediamo cosa sono i linfonodi e come curarli naturalmente.

 

 

Che cosa sono i linfonodi

I linfonodi o detti anche ghiandole linfatiche sono le sentinelle del nostro sistema immunitario.

Capita che si gonfino per un sacco di motivi, da una semplice infezione alla mononucleosi, dall'ascesso dentale alla febbre.

All’aumentare delle dimensioni delle ghiandole, l’ingrossamento dei linfonodi può essere molto doloroso. A seconda della causa, i sintomi possono includere anche naso che cola, la gola gonfia, febbre, tosse, gonfiore degli arti, sudorazione notturna e debolezza generale.

Il trattamento dell'ingrossamento è dovuto più che altro alla causa ma ci sono degli alimenti che possono aiutare a lenire questa situazione di stress fisico.

D'altronde il nostro corpo va ogni tanto in stress tanto da meritarsi un po' di dieta detox, come descritta da vailo.it. Vediamo quali.

 

Gli alimenti

Il primo alimento è l'aglio che ha proprietà anti-infiammatorie che possono aiutare a ridurre il gonfiore. L'aglio è anche antibiotico e mangiare 2 o 3 spicchi può servire. Potreste anche pensare di massaggiare direttamente il linfonodo con un po' di aglio tritato, sicuramente farà bene.

L'aceto di mele ha una composizione alcalina che mantiene un adeguato ph del corpo. Mescolando la stessa quantità di aceto e di acqua prendete un po' di ovatta, immergetela, e poi massaggiateci la parte gonfia.

 

 

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Il miele è un altro rimedio naturale, antinfiammatorio perfetto per la situazione. Potreste berlo con un po' di miele e limone o massaggiare la zona con un po' di miele proprio sul gonfiore stesso.

E’ possibile utilizzare l’olio di ricino, che ha proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, per ridurre il gonfiore alle ghiandole linfatiche. Strofinatelo sulla parte.

 

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La curcuma è particolarmente efficace nel ridurre il gonfiore delle ghiandole linfatiche. Ha proprietà anti-infiammatore e analgesiche che aiutano a ridurre gonfiore e dolore. Combatte anche le infezioni e facilita la guarigione. Mescolate un cucchiaio di curcuma in polvere con miele a sufficienza per fare una specie di pomata da applicare sulla zona gonfia tenendola per 10 minuti e poi risciacquate con acqua tiepida.

Un’altra erba frequentemente usata per trattare il gonfiore dei linfonodi è l’echinacea. Ha proprietà antimicrobiche e anti-infiammatorie che aiutano a rafforzare il sistema linfatico, potreste berne un tè una volta al giorno. Ma non esagerate, non più di una settimana.

 

Conclusioni

Ci troviamo davanti ad un problema piuttosto comune, quello dei linfonodi ingrossati. Proprio per questo motivo è interessante scovare un modo con cui curare i linfonodi naturalmente.

Ci sono un sacco di alimenti che servono a curarci senza usare medicine, è questo il bello della natura.

Linfonodi, dolore al fianco destro

 

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Il dolore al fianco destro è uno dei più frequenti sia nell’uomo che nella donna e può interessare anche i linfonodi che stazionano in quella zona del corpo (in tutto sono circa 600). Ma l’origine del malessere può essere di natura varia e non solo legata alla presenza di una forma tumorale più o meno grave, ma piuttosto ad una forma di colite, ulcerosa o spastica.

 

 

La causa del dolore al fianco destro nella maggioranza dei casi, a meno che non ci siano stati strappi o distorsioni, è legata al fegato ed è per questo che la zona a fare più male è nella fascia tra lo stomaco e la costola più bassa, allargandosi sino alla schiena. Un malessere che alle volte è talmente acuto da rendere fastidiosa qualsiasi postura, anche semplicemente camminando oppure mettendosi seduti o ancora sdraiati nel letto. E può anche capitare che i linfonodi ingrossati nel fianco destro diano origine a fitte tanto dolorose da non permettere al malato di fare semplici operazioni come ad esempio l’accavallamento delle gambe.

 

 

Altra possibile causa dei linfonodi ingrossati è legata al colon irritabile e quindi alla colite, ossia all’infiammazione nel tratto alto dell’intestino che può avere varie cause a cominciare da quelle legate allo stress, a condizioni psicosomatiche. In questo caso il dolore verrà avvertito da chi ne soffre anche in fase di riposo.

Ma i linfonodi ingrossati nel lato destro, così come in altre zone del corpo, possono essere un primo campanello d’allarme che segnala la presenza di cellule tumorali più o meno estese sia all’intestino, che al colon o al fegato (come nel caso del  linfoma di Hodgkin). Nel primo e nel secondo caso i sintomi più comuni sono la presenza di sangue nelle feci o ancora la riduzione delle feci stesse. In caso di tumore al fegato, specie se Linfoma di Hodgkin viene toccato direttamente il tessuto linfatico e il primo segno è un gonfiore al linfonodo che non presenta una causa precisa.

Linfonodi donna

 

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Tutti i linfonodi presenti nel corpo femminile sono importanti, ma ci sono alcune zone del corpo come quelli all’altezza del seno oppure nella zona pelvica e inguinale che possono preoccupare più degli altri perché possono essere la sentinella di un malessere più grave come il tumore.

Ecco perché molte donne prestano la massima attenzione ai loro linfonodi e hanno imparato anche come utilizzare correttamente la palpazione. Scendendo poi si arriva a quelli degli arti inferiori.

 

 

Dove sono i linfonodi in una donna

Nelle donne, come negli uomini, i linfonodi reattivi sono presenti in tutto il corpo: 600 circa in tutto, a cominciare da quelli nella testa e nel collo, nella zona della mandibola e delle cavità nasali, ma anche nella lingua e nelle ghiandole salivari.

Con gli arti superiori cominciano i linfonodi più sensibili, quelli ascellari e quelli dello sterno che si sviluppano andando verso la mammella, fino alla zona intercostale. E ancora i linfonodi toracici, quelli dell’addome e della zona pelvica, altrettanto delicata, così come la zona inguinale. La maggioranza dei linfonodi, anche nel corpo femminile, sono superficiali e in condizioni normali non sono assolutamente riscontrabili al tatto, a meno che non siano gonfiati a causa di infezioni oppure di qualcosa più profondo.

Succede ad esempio nella zona del seno che è anche una delle più delicate in una donna: solo quando i linfonodi si sono gonfiati si possono toccare con mano, anzi con la classica palpazione a tre dita unendo indice, medio e anulare da passare nelle zone in cui si sospetta di avere l’ingrossamento, che comunque di per sé non significa nulla di male.

 

 

Cosa fare in caso di linfonodi ingrossati

Qualora la donna si accorga di avere i linfonodi ingrossati, specialmente se siano dolenti, dovrà farsi visitare dal suo ginecologo di fiducia e sarà soltanto lui, con l’aiuto di esami specifici, a decidere se e come andare ad approfondire il problema.

Infatti spesso il linfonodo del seno si ingrossa per la formazione di un tumore benigno, di un nodulo o anche soltanto di una cisti. Anche se si tratta di formazioni benigne, in ogni caso potranno essere rimosse con una piccola operazione, oppure più semplicemente essere tenute costantemente sotto controllo.