Linfonodi: trattare il dolore con l'agopuntura

 

Il linfonodi ingrossati sul collo sono un evidente segno fisico che si presenta in molti differenti casi patologici. Può infatti presentarsi in caso di faringite, in caso di laringite, di tonsillite, o per una comune influenza. Tuttavia in talune circostanze rappresenta un sintomo evidente di una patologia molto più grave, come ad esempio il tumore alla gola (o alla cavità della bocca). Questo vuol dire che dinanzi ad un ingrossamento dei linfonodi, il corpo umano sta dando un segnale di sofferenza vero e proprio.

 

Proprio in presenza di una neoplasia, il linfonodo diventa fastidioso e doloroso, dunque se il caso lo richiede, il medico specialista ricorre all’intervento chirurgico per l’asportazione. Parliamo di una condizione molto delicata che comporta lo svuotamento del collo, e che di conseguenza provoca malesseri e dolori. Tali dolori possono essere leniti con diverse cure farmacologiche e terapiche nonché con molte tecniche, una di questa è la tecnica dell'agopuntura. Per la redazione di questo articolo abbiamo utilizzato come fonte un articolo del corriere.it molto interessante sul tema.

Si tratta di un’antica tecnica cinese che sta trovando largo impiego anche in occidente, e che è in grado di diminuire la sofferenza provocata dall’intervento ed inoltre aiuta a migliorare la mobilità dei pazienti.

 

 

L’agopuntura come supporto al paziente

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È ormai diffuso l’allargamento del settore oncologico alla tecnica dell'agopuntura, considerata, tra le altre cose, un valido supporto al paziente. Oggi infatti si tende a praticare tali tecniche alternative in combinazione con le terapie della medicina tradizionale, che comunque, si sottolinea, non dovrebbero mai mancare, ai fini della guarigione. Più nel dettaglio, l’agopuntura serve da coadiuvante per contrastare e limitare gli effetti collaterali causati dal tumore, uno di questi è ovviamente e purtroppo il dolore. Ciò, a fronte del fatto che il paziente sia comunque obbligato a seguire un percorso terapeutico molto complesso.

È nata in questo modo la branca dell'oncologia integrativa, volta cioè ad avvalersi di tecniche ulteriori a quelle terapiche già largamente applicate. L’agopuntura viene utilizzata a prescindere il tumore di riferimento per aiutare il paziente a migliorare la propria condizione di salute. Questa tecnica è efficace dunque anche in caso di svuotamento dei linfonodi.

 

Alleviare il dolore post operatorio

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L’agopuntura sul collo viene posta in essere in particolare nei centri di cure palliative. Gli operatori infatti intervengono sul paziente per lenire il dolore provocato dai postumi dell’operazione. Ma al contempo sfruttano il potere di questa tecnica di medicina alternativa (non scientificamente provata) per limitare il senso di nausea nei malati oncologici quando si sottopongono a delle sedute chemioterapiche. Inoltre nel caso dei linfonodi, la tecnica aiuta a dare sollievo alla rigidità muscolare, al senso di stanchezza, al mal di testa, e ad ogni altro malessere provocato da quel tipo di patologia localizzato.

Affidarsi all'agopuntura e ai suoi benefici per il trattamento del dolore è consigliato anche da vari studi clinici. Questo impiego nel settore chirurgico-oncologico arriva soprattutto a seguito di uno studio elaborato dal Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. I ricercatori infatti hanno raccolto dei dati, mettendo in evidenza i benefici dell’agopuntura su disturbi funzionali provocati dall’asportazione dei linfonodi del collo. Asportazione che spesso avviene non solo per tumori localizzati, ma anche per cancri che colpiscono il cavo orale, la laringe, la faringe, le ghiandole salivari e la parotide.

Gli scienziati hanno sottoposto 70 pazienti a questa nuova cura sperimentale. I pazienti hanno partecipato a quattro sedute di agopuntura nell’arco di un mese. Altri pazienti invece hanno seguito la cura standard a base di farmaci (antinfiammatori e antidolorifici) e di fisioterapia. Tutti i pazienti erano stati operati tre mesi prima e avevano seguito sketch di radioterapia. I risultati sono stati evidenti: il 39% di coloro che si sono sottoposti ad agopuntura hanno riscontrato un miglioramento della sofferenza e della capacità di movimento, contrariamente a quelli che hanno seguito la cura standard (il cui beneficio è stato riscontrato solo nel 7% dei pazienti).

Secondo David Pfister, responsabile dell’oncologia dell’area testa e collo del centro newyorkese e responsabile dello studio, la tecnica dell’agopuntura può realmente aiutare il paziente in caso di dolore prolungato e insopportabile.

 

 

La gravità dell’intervento chirurgico e l’agopuntura

La maggior parte delle volte i chirurghi, previo consulto oncologico, optano per interventi localizzati che sono mirati ad asportare le neoplasie, ma che non intaccano la funzionalità degli organi e di tutta la parte adiacente ad essi.

Quando tuttavia lo stadio della malattia è avanzato e più grave, lo svuotamento latero cervicale diventa d’obbligo. In questo caso parliamo di una operazione invasiva, che potrebbe incidere negativamente su molte parti del corpo e sulle loro funzionalità.

Più nello specifico, in caso di linfonodi asportati, capita che il danneggiamento dei muscoli adiacenti al punto d’interesse minino il movimento della testa o della spalla. Potrebbero cioè essere lesi i nervi o addirittura la vena principale. Una simile (grave) conseguenza provoca dolori al paziente, soprattutto durante la fase successiva all’operazione, a volte lancinanti e da non poter essere sopportati.

La cronicità del dolore e i conseguenti problemi di mobilità richiedono una soluzione che sia quantomeno lenitiva in termini di sofferenza. Onde evitare l’abuso farmacologico, dunque, ci si potrebbe servire delle cure derivanti da quella alternativa. Pertanto sempre più di frequente vengono messe a punto delle sedute di agopuntura che vanno ad agire direttamente sul punto interessato, per poter diminuire il dolore avvertito dal paziente.

 

 

Gli esperimenti con l’agopuntura e i benefici della tecnica

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Nel corso del tempo la scienza ha cercato di stabilire se potesse realmente esserci un filo conduttore tra agopuntura e miglioramento del dolore al collo. Da alcuni studi è emerso che, l’agopuntura oltre ad agire sul dolore diminuendolo, è stata in grado di ridurre la xerostomia ovvero la sindrome delle fauci secche, sintomo comune per chi fa radioterapia nell’area testa e collo.

È normale che ogni paziente risponda in maniera diversa in base alla persona e alla sua patologia, come spiegano anche i medici. Ci sono soggetti più protesi e ricettivi ad accogliere positivamente la cura, rispetto ad altri che possono anche rimanere impassibili dal trattamento con aghi.

Ribadiamo ancora che si tratta di una tecnica che non contribuisce a curare la malattia (purtroppo), ma ha lo scopo di intervenire positivamente sui postumi della stessa e su quelli dell’intervento. Per gli esperti, pur non essendoci le basi scientifiche per questa medicina alternativa, siamo comunque davanti una novità fondamentale che va presa in considerazione, pur dovendola tenere sotto stretta osservazione.

Fa comunque sempre la differenza rivolgersi a specialisti, seri e preparati, e che abbiano ricevuto il beneplacito dall’oncologo che sta seguendo il paziente.

Sistema linfatico e circolazione linfatica

 

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Il sistema linfatico è poco conosciuto, ma non per questo non è importante per la nostra salute, anzi. Nonostante infatti sia capitato molto spesso di sentirne parlare ecco che non sono tutti a sapere esattamente a cosa ci si riferisce e quale sia la sua importanza, come fare a riconoscere i sintomi che indicano un disturbo e molto altro.

 

 

Sistema Linfatico, cos’è

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Prima di ogni cosa è dunque opportuno chiarire che quando si parla del sistema linfatico si fa di preciso riferimento a quell'insieme di linfonodi e vasi linfatici coinvolti in un processo molto importante ovvero quello di difesa dell'organismo.

Questi inoltre svolgono un'altra importante funzione ovvero quella di scambio in quanto effettuano il trasporto della linfa che a sua volta ha poi la possibilità di fluire nei tessuti corporei andando a drenare ogni angolo del nostro organismo prima di riversarsi in quelle che vengono chiamate 'vene toraciche'.

Il sistema linfatico, parallelo a quello cardiocircolatorio, svolge dunque un ruolo molto importante ovvero quello di opposizione ad accumuli eccessivi di fluidi nei tessuti e quello di difesa dell'organismo.

È lungo le vie linfatiche che si trovano degli organelli chiamati linfonodi i quali hanno la capacità di produrre una speciale serie di globuli bianchi chiamati 'linfociti' i quali hanno anch'essi un ruolo molto importante. Ovvero quello di eliminare tutti i microrganismi ostili.

Ma quali sono le parti più importanti del sistema linfatico circolatorio? A tale domanda è possibile rispondere affermando che queste sono molteplici. Ovvero midollo osseo, timo, milza, tonsille, linfonodi. Ma anche organi come polmoni, fegato, intestino, cuore e ancora anche la pelle.

La circolazione linfatica scorre all'interno di vasi molto sottili e invisibili ad occhio nudo. È proprio attraverso tale tipo di circolo che vengono raccolti i fluidi situati negli spazi tra le cellule e in seguito questi vengono fatti risalire verso la circolazione venosa. Per raggiungere questo obiettivo però tali fluidi attraversano i linfonodi e i germi potenzialmente pericolosi subiscono l'aggressione dei linfociti, termine con il quale si fa riferimento a delle cellule del sangue davvero molto importanti (approfondisci linfociti alti).

 

A cosa serve il sistema linfatico

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Il sistema linfatico è dunque un sistema circolatorio vitale che si basa su una rete complessa di dotti, nodi e ghiandole e che ha il compito di difendere l'organismo da infezioni. Ci si riferisce quindi ad un sistema molto importante al quale sono legati specifici compiti.

 

Questo è infatti necessario in quanto:

  • in grado di lavare e pulire le cellule;

  • eliminare quelli che vengono chiamati scarti cellulari;

  • è in grado di trasportare il sistema immunitario dove più ve n'è bisogno;

  • è in grado di drenare le endotossine, i virus e le cellule morte verso quegli organi definiti escretori con l'unico obiettivo di riuscire a farli espellere dal corpo;

  • è in grado di purificare il sangue attraverso la milza, considerata questa la massa di tessuto linfatico più grande che si trova nel nostro corpo.

 

Ma le funzioni principali svolte dal sistema linfatico sono di preciso 3, tra queste:

  • funzione immunologica;

  • funzione circolatoria;

  • funzione metabolica.

 

 

Anomalie del sistema linfatico

Vi sono circostanze in cui però si verificano delle anomalie del sistema linfatico. Quando questo non funziona correttamente, non solo non è in grado di combattere la malattia, ma non è nemmeno in grado di rimuovere le tossine. È quindi molto importante fare il possibile per mantenere la linfa in movimento.

 

Tra le anomalie del sistema linfatico vi troviamo:

  • insufficienza meccanica: in questi casi il sistema linfatico non funziona più e la linfa in eccesso non viene quindi più riassorbita;

  • insufficienza dinamica: in questi casi il sistema linfatico è integro ma si trova a dover fare i conti con un problema ovvero un carico proteico eccessivo che non riesce a supportare;

  • linfedema: con questo termine invece ci si riferisce ad una compromissione piuttosto seria del sistema linfatico. È possibile parlare di linfedema primario, quando questo è causato da alcune anomali congenite del sistema linfatico. E linfedema secondario quando invece è causato da alcune patologie come cellulite batterica, diabete, linfangite oppure può anche derivare dalla rimozione chirurgica di linfonodi come accade ad esempio quando vengono asportate delle masse tumorali. Il linfedema viene definita una patologia evolutiva in quanto tende a peggiorare nel tempo e addirittura può anche causare un aumento del volume dell'arto determinandone sia una difficoltà di movimento sia una difficoltà di flessione dell'arto.

 

Sistema linfatico pigro e intasato, i sintomi

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Come fare a capire che il proprio sistema linfatico non funziona o non funziona nel migliore dei modi? Vi sono alcuni particolari sintomi a cui bisognerebbe prestare attenzione.

 

Tra questi:

  • Depositi di grasso;

  • cellulite;

  • sovrappeso;

  • ritenzione idrica;

  • cisti e noduli;

  • edemi;

  • gonfiore addominale;

  • veloce cambiamento di peso con le diete;

  • borse sotto gli occhi;

  • stitichezza;

  • tosse secca e muco giallastro;

  • stanchezza; reumatismi e/o infiammazioni;

  • mal di testa;

  • dolori indefiniti;

  • disturbi alla pelle come ad esempio macchie ed eczema;

  • estremità sempre fredde come ad esempio piedi e mani.

 

 

Rimedi per migliorare il flusso linfatico

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Se dunque riconoscete di avere tali sintomi significa che il vostro sistema linfatico non funziona o non funziona bene. Bisogna quindi fare il possibile per migliorare il flusso linfatico. Come fare? Sicuramente bisognerà far movimento, idratarsi e seguire una corretta alimentazione.

 

Nello specifico:

  • bere molta acqua: questo è un elemento molto importante in quanto una corretta idratazione farà sicuramente funzionare la circolazione linfatica;

  • correre, camminare, saltare e fare stretching: tutto ciò contribuirà a mantenere il flusso della linfa attivo. Basterà praticare una delle attività citate in precedenza per circa 15-20 minuti al giorno e nel caso in cui non sia possibile uscire e camminare o correre ecco che una valida alternativa potrebbe essere quella di fare stretching e nello specifico potreste optare per una sessione di 15 minuti di yoga;

  • concedersi dei massaggi: oltre che il movimento fisico un altro fantastico modo per mantenere la linfa in movimento è quello di concedersi qualche massaggio. E vi sono alcuni specifici massaggi per pulire e drenare il sistema linfatico, ad esempio il massaggio linfodrenante (vedi su esteticaindaco.it) considerato molto utile per combattere la cellulite, sgonfiare le gambe e soprattutto migliorare la circolazione linfatica. Con tale massaggio infatti si va ad agire sui vasi linfatici con l'obiettivo di favorirne il deflusso e ripristinare quindi lo scorrimento della linfa proprio attraverso il sistema di circolazione linfatica;

  • seguire una dieta sana: è sconsigliato consumare farine raffinate e zucchero in quanto queste sono considerate responsabili della creazione di muco nell'organismo e quindi di un rallentamento del flusso della linfa. Al contrario è consigliata una dieta ricca di grassi sani e antiossidanti;

  • mangiare frutta e verdura: questi sono infatti ricchi di acidi ed enzimi ai quali è legato un compito importante ovvero quello di agire come detergenti linfatici e quindi hanno la capacità di purificare sia il sangue sia la linfa. Nello specifico sono consigliate verdure a foglia verde, barbabietole, aglio, curcuma, zenzero, agrumi e mirtilli;

  • mangiare grassi sani: tra questi vi troviamo noci, nocciole, mandorle, semi di lino, semi di zucca, semi di girasole.

 

I rimedi per far funzionare il sistema linfatico sono molti. L'importante è prestare ascolto ai segnali che il nostro corpo ci manda e quindi a quelli che sono i sintomi che indicano che qualcosa non va per come dovrebbe.

Linfonodi infiammati: rimedi e prevenzione

 

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Il sistema linfatico è legato al sistema circolatorio, ma, nonostante questa relazione, è troppo spesso ignorato o dimenticato. Lo ricordiamo solo quando sorgono problemi con i nostri linfonodi, di solito durante una qualsiasi infezione.

Il sistema linfatico ha varie funzioni, tra le quali alcune incidono sul sistema immunitario, altre nella pulizia del sangue e nella disintossicazione dei nostri corpi. Un'enorme rete di vasi linfatici ed una serie di piccoli organi deominati linfonodi riciclano il plasma rimuovendo il fluido dai tessuti, filtrandolo e riportandolo nel flusso sanguigno.

Quindi, il sistema linfatico è responsabile della rimozione di rifiuti, tossine e materiale / organismi dannosi dai tessuti, compreso il grasso in eccesso. Ecco perchè è così importante prendersene cura per la prevenzione dei linfonodi.

Inizia a trattare meglio il tuo sistema linfatico evitando tossine, sostanze chimiche e alimenti difficili da digerire, ovvero alimenti trasformati impregnati di pesticidi, conservanti e ingredienti artificiali.

 

 

Quindi inizia ad aggiungere questi alimenti alla tua alimentazione:

  • Mirtillo rosso

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Il mirtillo rosso ti aiuterà a rimuovere le tossine in eccesso che ostruiscono i tuoi vasi linfatici Scegli frutta e succhi di mirtilli freschi, non quelli elaborati dolcificati e pastorizzati.

 

  • Verdure a foglia verde

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La clorofilla, la sostanza nutritiva verde che cattura la luce solare, ha potenti proprietà depurative ed effetti benefici sul sangue e quindi sul fluido linfatico. Consuma il più possibile verdure a foglia verde come cavolo, spinaci, cime di rapa, foglie di tarassaco, broccoli.

 

  • Noci e semi

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Gli acidi grassi essenziali, i grassi sani presenti in semi come chia, noci, olio d'oliva, olio di cocco, cocco e avocado, svolgono un ruolo fondamentale nel combattere l'infiammazione.

Inoltre rafforzano il tessuto vascolare, aiutano l'assorbimento di vitamine e minerali liposolubili e aiutano nella rimozione dei rifiuti e tossine.

 

 

  • Zenzero e curcuma

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Lo zenzero ha effetti benefici sulla digestione e sulla circolazione, due sistemi che sono legati direttamente al sistema linfatico mentre la curcuma aiuta a ridurre l'infiammazione, fluidifica il sangue e migliora la circolazione.

 

  • Alghe marine

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Le alghe aiutano il corpo a disintossicarsi ed eliminare i liquidi in eccesso che possono accumularsi nei tessuti e rallentare il sistema linfatico.

 

  • Aglio

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L'aglio aumenta la funzione immunitaria e combatte i microbi dannosi. Migliora la circolazione e favorisce la pulizia delle tossine.

 

  • Agrumi

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Gli agrumi aiutano l'idratazione, trasportano potenti antiossidanti ed enzimi e aiutano a purificare e proteggere il sistema linfatico. Essi sono anche fondamentali nella produzione di collagene e apportano anche altri benefici all'organismo, tra questi sono noti per contrastare anche la caduta dei capelli, ovviamente nei casi più gravi di natura genetica sarà necessario ricorrere a tecniche più mirate come farmaci (minoxidil e finasteride), trapianto o la nuovissima tecnica di tricopigmentazione (vedi su beautymedical).

 

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Una delle chiavi per prevenire il più possibile l'infiammazione e l'ingrossamento dei linfonodi è senza dubbio il rafforzamento del sistema immunitario. Ecco perché è importante consumare quotidianamente i seguenti principi nutritivi:

  • Vitamina C

È essenziale per il tuo sistema immunitario. Combatte infezioni e virus e protegge le tue cellule. Puoi trovarla sprattutto negli agrumi come kiwi, in fragole, mango e pomodori

 

  • Vitamina E

Aumenta la produzione di globuli bianchi, che ti proteggono da cancro e batteri.

La vitamina E si trova nella maggior parte di frutta e verdura e nella frutta secca, soprattutto in noci, pistacchi, mandorle, ecc.

 

  • Alimenti ricchi di Betacarotene

Hanno antiossidanti, combattono i radicali liberi e rafforzano le tue difese immunitarie.

È essenziale mangiare carote, mais, anguria, cavoli, barbabietole, zucca, asparagi, albicocche per la prevenzione.

 

  • Selenio e zinco

Questi ti aiutano a produrre più cellule, che forniscono energia al tuo sistema immunitario.

Quali alimenti contengono selenio e zinco? Facile: cereali integrali, noci del Brasile, frutta secca,  frutti di mare, soia, ecc.

 

Se è vero che l'alimentazione è uno strumento di prevenzione fondamentale contro l'ingrossamento dei linfonodi, è anche vero che fare affidamento solo sui cibi non è sufficiente. Ecco qualche altro suggerimento per la prevenzione dei linfonodi infiammati.

 

 

Linfonodi e prevenzione: esercizio fisico e rimedi naturali

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L'esercizio fisico è il modo migliore che possiamo utilizzare per mantenere la nostra linfa in circolazione come dovrebbe.

Quando svolgiamo una vita troppo sedentaria il nostro sistema linfatico rallenta notevolmente, l'esercizio aumenta il flusso linfatico dal 10 al 30%. Quando svolgiamo attività fisica creiamo movimento nei muscoli addominali e nel diaframma: questa compressione ed espansione aiuta ad aumentare la circolazione del sangue e della linfa.

I muscoli scheletrici sono anche una pompa importante per il flusso linfatico e venoso (specialmente le gambe), in quanto spingono i liquidi verso il cuore

L'esercizio fisico non solo aiuta a prevenire le ghiandole gonfie, ma aiuta anche a ripulire il sistema linfatico.

 

Per la prevenzione dei linfonodi infiammati sono molto utili anche i rimedi erboristici, come:

  • La radice di bardana: è un'erba che è stata usata dagli erboristi per migliaia di anni. È un detergente per il sangue che è considerato un'erba linfatica, favorendo il flusso della linfa. Puoi berla come decotto(tè) facendo bollire la radice in un litro d'acqua. Come ottimo sostituto del caffè, puoi berne fino a quattro tazze al giorno;
  • La radice rossa: anche questo rimedio erboristico è stato tradizionalmente considerato un'erba linfatica e un purificatore del sangue. Può essere presa come una tintura prendendone 1/2cucchiaini da tè tre o quattro volte al giorno Se lo bevi come decotto, comunque puoi assumerne anche soltanto 1/4 di tazza prima di ogni pasto;
  • Cerastio. Se hai la fortuna di vivere dove cresce il Cerastio assumilo fresco, mettilo in un frullatore con un po' d'acqua, frulla e bevi. È un ottimo depuratore del sangue, puoi anche consumarlo nell'insalata, il suo sapore è delizioso.

 

Anche ridurre attivamente lo stress può migliorare il flusso linfatico: una buona postura, yoga e pilates, praticare stretching regolarmente possono allentare le tensioni fisiche e di conseguenza anche quelle mentali, favorendo l'espulsione delle tossine dannose per la salute dell'organismo.

Tutte queste strategie sono eccellenti per alleviare l'ansia e supportare la funzione immunitaria, tali pratiche alleviano la congestione e stimolano la rimozione dei patogeni dal corpo.

Non dimenticate quanto sia importante anche una corretta respirazione: sedetevi comodamente e inspirate ed espirate lentamente, concentratevi sul respiro.Questa espansione e contrazione ritmica del diaframma aiuta a pompare sangue e linfa e, così come una vita sana e attiva ed un'alimentazione equilibrata, ti aiuterà a prevenire l'accumulo di tossine e terrà a bada le infiammazioni, spesso alla base dell'aumento delle dimensioni dei linfonodi.